LIBRO BIANCO 2021

Indagine sulla distribuzione e sul consumo in Friuli Venezia Giulia

Le associazioni dei consumatori riconosciute che attualmente operano in regione, nell’ambito di questo intervento finanziato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con fondi del MISE, riparto 2018, hanno ritenuto di interrogarsi e riproporre a circa dieci anni di distanza un’indagine svolta e pubblicata nel 2010.

L’obiettivo era valutare il contesto del sistema distributivo in regione dopo un decennio di grandi modifiche che hanno visto i consumatori spesso più spettatori paganti che protagonisti in un’autentica rivoluzione del settore. In entrambi gli studi sono stati incaricati qualificati professionisti e strutture della nostra regione: nel primo dell’Università di Udine e nel secondo con il coinvolgimento anche dell’Università di Trieste e di SWG per le rilevazioni. La vicinanza del confine con altre nazioni ha fatto sì che molti gruppi anche stranieri abbiano deciso di investire nel nostro ambito regionale tant’è che potremmo servire almeno tre volte la popolazione che attualmente abita il Friuli Venezia Giulia. 

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Riparto 2018.

Dalla pubblicazione del Libro bianco 2010 che è allegata a questo lavoro, nei vari territori molte cose sono cambiate, si sono insediati grandi gruppi, c’è stato un ridimensionamento dei negozi di vicinato e comunque di quelli con superfici ridotte. In particolare, di questo fenomeno hanno sofferto le aree periferiche e la nostra montagna, anche se qualche segnale in controtendenza si intravede. Si è modificato il rapporto tra i consumatori e la struttura commerciale presente. Ha fatto il suo ingresso con prepotenza l’e-commerce, il cui utilizzo si sta consolidando sia perché il consumatore medio sta imparando a utilizzare questo canale sia soprattutto a causa della pandemia da Covid-19 che ha fortemente modificato i comportamenti dei consumatori stessi.

Chi avrà la curiosità di approfondire questo lavoro, che si può scaricare dal link sottostante, verificherà un ulteriore fenomeno da segnalare ovvero una maggior attenzione (quantomeno dichiarata) del consumatore alla riduzione degli sprechi. Le due indagini inoltre sono state realizzate (peraltro scelta non voluta) in due momenti di crisi, che probabilmente hanno acuito le sensibilità dei consumatori interrogati sulle varie tematiche proposte.

Confrontando i dati delle due indagini si evince infine una maggior consapevolezza del ruolo e dei diritti del consumatore e una migliorata conoscenza del ruolo e dell’attività che le associazioni dei consumatori stanno svolgendo anche nella nostra regione a favore dei cittadini. Questo può consentirci di migliorare insieme la necessità di tutela che viene quotidianamente richiesta alla luce delle continue (e non sempre favorevoli al consumatore) modifiche che il mercato nel suo significato più ampio (commercio e servizi) ci propone.

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